mercoledì 13 maggio 2020

STEP #15


LE LEGGI DI MOORE

Prima legge di Moore
 «La complessità di un microcircuito, misurata ad esempio tramite il numero di transistor per chip, raddoppia ogni 18 mesi (e quadruplica quindi ogni 3 anni)»
La legge è nata da un'osservazione empirica di David House, direttore esecutivo della Intel.
Questa legge è diventata il metro e l'obiettivo di tutte le aziende che operano nel settore come Intel e ADM.
I limiti della prima legge di Moore starebbero solo nel raggiungimento dei limiti fisici imposti per la riduzione delle dimensioni dei transistor, e quindi della scala di integrazione, al di sotto dei quali si genererebbero effetti 'parassiti' indesiderati di natura quantistica nei circuiti elettronici. 
Tali capacità di integrazione e quindi di calcolo rendono possibile l'utilizzo di applicazioni informatiche sempre più complesse quali ad esempio quelle legate all'industria dell'intrattenimento quali i videogiochi oppure della computer grafica, mentre semplici applicazioni di calcolo matematico, se si esclude il calcolo scientifico ad alte prestazioni, sono soddisfacibili anche con meno risorse di calcolo.

Esempio:
Nel maggio del 1997 Intel lancia il processore Pentium II con le seguenti caratteristiche:
Frequenza: 300 MHz
Numero di transistori: 7,5 milioni
Nel novembre del 2000, ovvero 42 mesi dopo il lancio del Pentium II, Intel mette in vendita il Pentium 4 con le seguenti caratteristiche:
Frequenza: 1,5 GHz
Numero di transistori: 42 milioni

Seconda legge di Moore
«Il costo di una fabbrica di chip raddoppia da una generazione all'altra»
Egli fece quest'affermazione in base all'osservazione della dinamica dei costi legati alla costruzione delle nuove fabbriche di chip

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