LE LEGGI DI MOORE
Prima legge di Moore
«La complessità di un microcircuito, misurata ad esempio tramite il numero di transistor per chip, raddoppia ogni 18 mesi (e quadruplica quindi ogni 3 anni)»
La legge è nata da un'osservazione empirica di David House, direttore esecutivo della Intel.
Questa
legge è diventata il metro e l'obiettivo di tutte le aziende che operano nel
settore come Intel e ADM.
I limiti della prima legge di Moore starebbero solo
nel raggiungimento dei limiti fisici imposti per la riduzione delle dimensioni
dei transistor, e quindi della scala di integrazione, al di sotto dei quali
si genererebbero effetti 'parassiti' indesiderati di natura quantistica nei
circuiti elettronici.
Tali capacità di integrazione e quindi di calcolo rendono
possibile l'utilizzo di applicazioni informatiche sempre
più complesse quali ad esempio quelle legate all'industria dell'intrattenimento
quali i videogiochi oppure della computer
grafica, mentre semplici applicazioni di calcolo matematico, se si esclude
il calcolo scientifico ad alte prestazioni, sono soddisfacibili anche con meno
risorse di calcolo.
Esempio:
Nel maggio del 1997 Intel lancia il processore Pentium II con le seguenti caratteristiche:
• Frequenza: 300 MHz
• Numero di transistori: 7,5 milioni
Nel novembre del 2000, ovvero 42 mesi dopo il lancio del Pentium II, Intel mette in vendita il Pentium 4 con le seguenti caratteristiche:
• Frequenza: 1,5 GHz
• Numero di transistori: 42 milioni
Seconda legge di Moore
«Il costo di una fabbrica di chip raddoppia da una generazione all'altra»Egli fece quest'affermazione in base all'osservazione della dinamica dei costi legati alla costruzione delle nuove fabbriche di chip
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