UN NUOVO LIBRO: IL CODICE
Intorno al II-III secolo dopo Cristo, lentamente, il rotolo è sostituito dal codice. Il codice è il libro come lo conosciamo oggi, un insieme di fascicoli legati fra loro e magari chiusi tra due copertine.
Di che materiale erano fatti i codici?
Di papiro, come i rotoli, ma in seguito sempre più di pergamena (o membrana), cioè di pelle di agnello o di capra perché nel frattempo il papiro era diventato un materiale sempre più raro. La pelle era trattata per ammorbidirla e renderla adatta alla scrittura (era immersa nella calce, raschiata, levigata per ridurre al minimo le differenze fra il lato del pelo, più ruvido, e il lato della carne molto più liscio e morbido). Per scrivere pochi codici erano necessarie le pelli di un intero gregge.
Ma perché il codice lentamente sostituì il volumen?

Poi c’è un’altra cosa molto importante. Il codice coincide con la forma delle scritture sacre nelle religioni del libro, come la religione cristiana e musulmana. Infatti gli storici ci dicono che il codice è legato all’affermarsi del cristianesimo. Dopo il cristianesimo il codice consente di portare con sé un libro intimo come il messaggio di Cristo e di diffonderlo. La sacralità del libro è presente in tutte le immagini del cristianesimo.
I codici miniati

I primi manoscritti miniati ed illustrati li troviamo già nel V sec. d.C., tuttavia
libri e rotoli venivano decorati anche in epoca classica. Infatti, i rotoli di papiro
venivano decorati nell’antico Egitto ed in Grecia. La grande diffusione della
pratica di illustrare i manoscritti è comunque una conseguenza dell’invenzione del libro vero e proprio, cioè, il passaggio dal rotolo di papiro ai codici consistenti in fogli di pergamena rilegati insieme.
libri e rotoli venivano decorati anche in epoca classica. Infatti, i rotoli di papiro
venivano decorati nell’antico Egitto ed in Grecia. La grande diffusione della
pratica di illustrare i manoscritti è comunque una conseguenza dell’invenzione del libro vero e proprio, cioè, il passaggio dal rotolo di papiro ai codici consistenti in fogli di pergamena rilegati insieme.
Dopo la stesura del testo, terminato il lavoro da copista, il miniatore prendeva in carico il manoscritto decorando le lettere iniziali, i margini o anche l'intera pagina.
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