giovedì 9 aprile 2020

UN NUOVO LIBRO: IL CODICE
Intorno al II-III secolo dopo Cristo, lentamente, il rotolo è sostituito dal codice. Il codice è il libro come lo conosciamo oggi, un insieme di fascicoli legati fra loro e magari chiusi tra due copertine.

Di che materiale erano fatti i codici? 
Di papiro, come i rotoli, ma in seguito sempre più di pergamena (o membrana), cioè di pelle di agnello o di capra perché nel frattempo il papiro era diventato un materiale sempre più raro. La pelle era trattata per ammorbidirla e renderla adatta alla scrittura (era immersa nella calce, raschiata, levigata per ridurre al minimo le differenze fra il lato del pelo, più ruvido, e il lato della carne molto più liscio e morbido). Per scrivere pochi codici erano necessarie le pelli di un intero gregge.

Ma perché il codice lentamente sostituì il volumen?
Il codice è più maneggevole del rotolo ed è più adatto alla lettura privata. Da questo punto di vista il codice aveva un vantaggio notevole: consentiva al lettore di leggere con una sola mano o appoggiando il codice su di un leggio. Il lettore non aveva bisogno di occupare le due mani e, in questo modo, poteva scrivere note a margine del testo o tra una riga e l’altra.  Ma anche il codice di pergamena era ingombrante e pesante, la pe Ricordi quando ti ho detto che nelle biblioteche si scrive? Ebbene questo è molto più facile da quando il libro ha la forma del codice.  rgamena aveva uno spessore che impediva di rilegare molte pagine insieme. Quando nel tredicesimo secolo si diffuse la carta nacque una materia scrittoria straordinariamente leggera e a buon mercato. Così il libro, quando era ancora manoscritto, diventò sempre più piccolo, portatile, utilizzabile anche in viaggio.
Poi c’è un’altra cosa molto importante. Il codice coincide con la forma delle scritture sacre nelle religioni del libro, come la religione cristiana e musulmana. Infatti gli storici ci dicono che il codice è legato all’affermarsi del cristianesimo. Dopo il cristianesimo il codice consente di portare con sé un libro intimo come il messaggio di Cristo e di diffonderlo. La sacralità del libro è presente in tutte le immagini del cristianesimo. 

I codici miniati
Il codice miniato è un libro antico scritto a mano e decorato. Non era fatto di carta come i libri di oggi, ma di pergamena, ottenuta con pelli di pecora, capra o vitello trattata in modo da formare fogli su cui scrivere.
I primi manoscritti miniati ed illustrati li troviamo già nel V sec. d.C., tuttavia
libri e rotoli venivano decorati anche in epoca classica. Infatti, i rotoli di papiro
venivano decorati nell’antico Egitto ed in Grecia. La grande diffusione della
pratica di illustrare i manoscritti è comunque una conseguenza dell’invenzione del libro vero e proprio, cioè, il passaggio dal rotolo di papiro ai codici consistenti in fogli di pergamena rilegati insieme. 
Dopo la stesura del testo, terminato il lavoro da copista, il miniatore prendeva in carico il manoscritto decorando le lettere iniziali, i margini o anche l'intera pagina.

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