giovedì 16 aprile 2020

STEP #8



LA GIUSTIZIA: UN CODICE ETICO

Nel I libro della 'Repubblica' di Platone si discute ampiamente su cos'è la giustizia.


«Non abbiamo forse convenuto che la giustizia è la virtù dell'anima, l'ingiustizia il suo vizio?» «Sì , l'abbiamo convenuto».
«Quindi l'anima giusta e l'uomo giusto vivranno bene, l'uomo ingiusto vivrà male».
 «Pare di sì », rispose, «secondo il tuo ragionamento».
 «Comunque chi vive bene è sereno e felice, chi non vive bene tutto il contrario».
 «Come no?»
 «Quindi il giusto è felice, l'ingiusto è infelice». «Ammettiamolo», disse. «Ma essere infelici non giova, essere felici sì ».
 «Come no?» «Quindi, beato Trasimaco, l'ingiustizia non è mai più vantaggiosa della giustizia».

Socrate identifica la giustizia in un codice morale che prescinde dalle azioni esteriori. Con Socrate la giustizia acquisisce una connotazione etica che presiede a monte del buon esito di un'azione e che ha che fare con le intenzioni più proprie dell'individuo che muovono come motore primo alla conduzione di una vita giusta.
Se tra gli astanti la preoccupazione principale riguarda la vita concreta e pratica del quotidiano che ha a che fare con i rapporti interpersonali e con il guadagno che da essi ne deriva, l'interesse di Socrate ruota invece attorno ad un'idea di una natura psichica e immortale dell'anima che vede nella giustizia la virtù sua propria che le permette di raggiungere un buon equilibrio e un buon governo di sé già in questa vita.

Nessun commento:

Posta un commento