sabato 4 aprile 2020

IL CODICE CIVILE

Un codice è, nel campo della legge,  l'insieme di tutte le norme giuridiche sistematiche su qualche materia in modo unitario.
Il Codex Maximilianeus Bavaricus Civilis del 1756 fu il primo corpo di leggi usato per l'indicazione del codice civile. Il concetto si è evoluto nel tempo e, del XIX secolo, la maggior parte dei paesi hanno cominciato a emanare i propri codici civili.
Il primo codice civile moderno e che assomiglia più da vicino i codici attuali è il codice civile francese promulgato da Napoleone Bonaparte nel 1804. Napoleone voleva consolidare i diversi aspetti della tradizione giuridica francese in un corpo giuridico, in modo che la struttura giuridica del vecchio Regime ha perso i suoi effetti. 
Il Codice napoleonico ha ispirato e incoraggiato lo sviluppo dei codici civili della maggior parte dei paesi europeo e americano.

Il Codice civile italiano è un corpo organico di disposizioni di diritto civile e di norme giuridiche di diritto processuale civile di rilievo generale e di norme incriminatrici.
E' stato emanato nel 1942 e contiene al suo interno un totale di 2969 articoli che a loro volta sono suddivisi in comma, dovrebbe dunque costituire la raccolta di tutte le norme in materia di diritto civile. 
Il codice è costituito da norme di carattere ordinario, quindi significa che il suo valore è pari a quello di qualsiasi altra legge. 
La prima parte del codice presenta la costituzione italiana; in seguito vi è la disposizione sulla legge in senso generico seguita dal codice vero e proprio formato dai vari articoli
Nel Codice, in cui molti principi che si applicavano in materia di commercio sono stati estesi a tutto il diritto privato, è prevalsa la concezione unitaria, in modo che il Codice civile, assorbendo il Codice di commercio, regola tutti i settori dell’attività dei privati; e ciò perché il lavoro è considerato elemento essenziale dell’ordinamento giuridico e i rapporti economici sono riferiti nel libro del lavoro al concetto dell’impresa e dell’imprenditore, la cui disciplina assorbe una buona parte della materia che prima era regolata dal Codice di commercio, mentre un’altra parte, quella dei contratti, è regolata nel libro delle obbligazioni.

Nessun commento:

Posta un commento